MITA – Museo Internazionale del Tappeto Antico – è il Centro Culturale di Fondazione Tassara, proprietaria della più grande collezione privata al mondo di tappeti antichi: oltre 1330 manufatti provenienti da Asia, Europa e Africa.
Il Centro sorge in via Sostegno 32/a, nel quartiere Don Bosco, una delle zone periferiche più giovani e multietniche della città di Brescia.
MITA intraprende, così, due viaggi. Quello della conservazione, della tutela e della valorizzazione di un patrimonio artistico di inestimabile valore scientifico. E il viaggio dell’incontro e del confronto tra culture diverse rappresentate nella collezione, riconoscendo nella diversità della collezione stessa anche la nuova identità di Brescia. Questa è la missione di MITA.
Il Centro sarà uno spazio pubblico aperto alla città. Progettato dallo studio di architettura OBR, si presenta come un tutt’uno in cui le parti sono in relazione tra loro attraverso il vuoto della corte centrale aperta allo spazio pubblico. Per questo MITA non è solo un edificio, ma una relazione. Un luogo di innovazione e creazione, uno spazio dove l’antica arte dei tappeti interagisce e si intreccia inesorabilmente con la contemporaneità. Un crocevia di culture e di idee.
Per l’INAUGURAZONE – Capitolo 1 abbiamo scelto il Jazz, intrico e intrigo, mistura di follie inestricabili. Una musica che non puoi ballare ma che non fa stare fermi. Non sai mai cosa è e cosa verrà, cosa avverrà, ma lo riconosci sempre. Sei in un luogo e subito dopo in un altro. Perché i tappeti sono come il Jazz: un intreccio di culture e provenienze che è difficile distinguere.
Nel Jazzistan si mangia liberamente fino a esaurimento scorte, e si beve anche (responsabilmente!). All’ingresso hai ricevuto un free drink, ma per Il tuo secondo e terzo e quarto e speriamo ultimo drink ti chiediamo un contributo per le future iniziative di MITA. Saranno molte, multidisciplinari e multiformi. Ma seguiranno precisamente la missione di MITA, i suoi due viaggi. Lavoreremo con il quartiere, con la città, con le Accademie, con le Università, con le scuole, con i giovani di seconda generazione, ma non resteranno fuori quelli di prima e di terza e di quarta.
Vorremmo dirvi che è un lavoro facile e che bastano poche persone per organizzare tutto questo, ma sappiamo che non ci credereste. Lo ammettiamo, gli sforzi sono tanti e le risorse sono sempre utili. Il vostro contributo per il secondo e terzo e quarto e speriamo ultimo drink supporterà le iniziative di MITA.
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