VOICES | HYBRITUDE Music : la voce come luogo di incontro tra mondi | Terza stagione: prima parte ottobre 2025- gennaio 2026

Dal 15 ottobre 2025 prende il via la terza edizione di Voices | HYBRITUDE Music, la rassegna musicale ideata e curata da MITA Centro Culturale con Wladimir Zaleski direttore artistico. Nata due anni fa, contestualmente all’apertura del MITA nell’ottobre 2023, la rassegna ha già portato a Brescia artisti internazionali e nazionali di altissimo livello, molti dei quali per la prima volta in città, costruendo un percorso unico nel panorama italiano.
Oggi Voices conferma e rilancia la vocazione del MITA: una volta al mese trasformare il museo del tappeto in un palcoscenico contemporaneo dove tradizione e sperimentazione, linguaggi e comunità, passato e futuro si intrecciano in un dialogo vivo.
La stagione 2025/2026 si apre con quattro appuntamenti, uno al mese, in cui protagonista assoluta sarà la voce: non semplice strumento, ma medium e territorio di esplorazione. Ogni concerto sarà un viaggio che intreccia generi, culture e poetiche diverse, restituendo al pubblico un mosaico di timbri e visioni capace di raccontare la complessità del presente.
Al cuore della rassegna c’è il concetto di hybritude sonora: la voce come crocevia di contaminazioni, capace di unire strumenti antichi e moderni, culture lontane e vicine, arti visive e musica elettronica, letteratura e memoria. Voices, infatti, non propone solo concerti, ma esperienze di ascolto radicali e plurali, in cui la musica non accompagna soltanto, ma interroga, trasforma e apre conversazioni.
Dal debutto nell’ottobre 2023, Voices | HYBRITUDE Music ha accolto musicisti provenienti da Australia, Cina, Polonia, Stati Uniti, Regno Unito, Iran, Tunisia, Senegal, Spagna, Corea del Sud e Italia, tessendo una geografia sonora ricca e inedita. In due occasioni, la rassegna è diventata persino una fucina creativa: con la nascita del collettivo The Eurasian Syndicate, frutto dell’incontro tra due musicisti iraniani e due italiani che per la prima volta hanno condiviso il palco proprio a Brescia, e con lo spettacolo Endless Migrations, in cui quattro artisti – due italiani, una tunisina e un senegalese – hanno intrecciato suoni, radici e visioni in una narrazione musicale capace di evocare la magia del viaggio e della trasformazione.
Con Voices | HYBRITUDE Music 2025/2026, MITA riafferma così la sua attitudine trasversale: non solo museo che custodisce tappeti antichi, ma centro culturale vivo, crocevia di culture e idee, capace di accogliere pubblici diversi e generare linguaggi nuovi.  Situato in uno dei quartieri più giovani e multietnici di Brescia, MITA si apre al “mai-vistoancora”, offrendo al pubblico una proposta musicale che si distingue per qualità, originalità e capacità di trasformare l’ascolto in un’esperienza condivisa e indimenticabile.
Gli appuntamenti della rassegna sono mensili e hanno un costo di 15 euro per il biglietto intero e di 10 euro per gli under 30.

Calendario dei primi quattro appuntamenti di Voices | HYBRITUDE Music:
1. Mercoledì 15 ottobre 2025 – HATIS NOIT con il progetto Aura
2. Mercoledì 12 novembre 2025 – STEVE GUNN con Daylight, Daylight
3. Mercoledì 10 dicembre 2025 – THEO ALEXANDER & QOW con So Afraid to Show I Care
4. Giovedì 22 gennaio 2025 – Paolo Angeli con il progetto Lema 

Mercoledì 15 ottobre 2025 ore 21.00
Artista: HATIS NOIT – Aura
Voices | HYBRITUDE Music apre la sua terza edizione 2025/2026 con un concerto straordinario: Hatis Noit presenta il suo progetto Aura. Un’esperienza sonora unica che fonde tradizione e avanguardia, emozione e introspezione.
Originaria di Shiretoko, Giappone, e residente a Londra, Hatis Noit è una delle voci più affascinanti e innovative della scena musicale contemporanea. Il suo percorso artistico è iniziato a sedici anni, durante un viaggio in Nepal, quando un incontro casuale con una monaca che cantava canti buddisti l’ha profondamente commossa, rivelandole il potere primordiale e universale della voce umana. Da allora, la sua ricerca vocale si è ispirata a tradizioni come il Gagaku giapponese, il canto gregoriano, l’opera e la musica popolare bulgara, creando un linguaggio sonoro unico, capace di evocare emozioni profonde e universali.
Il progetto Aura nasce durante la pandemia, come riflessione sulla fragilità della vita e sull’importanza delle esperienze condivise. Registrato in una chiesa a Berlino, l’album è stato realizzato utilizzando esclusivamente la voce di Hatis Noit, eccetto per la traccia Inori, in cui l’artista ha registrato il suono dell’oceano vicino alla centrale nucleare di Fukushima, in occasione di una cerimonia commemorativa. Il titolo Aura si ispira al filosofo Walter Benjamin, che descriveva l’aura come l’essenza unica e irripetibile di un’opera d’arte. Per Hatis Noit, la voce è il mezzo attraverso cui trasmettere sensazioni, emozioni e memorie, andando oltre le parole.
The Guardian, The New York Times, BBC 6 Music parlano di Hatis Noit come “un’artista davvero straordinaria” che “con il suo crossover etereo tra mistico e moderno, commuove il pubblico e si conferma un’artista da tenere d’occhio”.
Il concerto a MITA sarà un’immersione sensoriale in un universo sonoro inedito, dove la voce diventa strumento di connessione tra culture, tempi e spazi diversi. Un’occasione imperdibile per vivere un’esperienza musicale che va oltre l’ascolto, coinvolgendo corpo e mente in un viaggio emozionale profondo.

Mercoledì 12 novembre 2025 ore 21.00
STEVE GUNN – Daylight, Daylight
Con Daylight, Daylight, il suo primo album per l’etichetta indipendente No Quarter, Steve Gunn firma una delle prove più intense e meditate della sua carriera. Lontano dai percorsi lineari dell’indie-rock tradizionale, il cantautore e chitarrista americano intreccia arpeggi sospesi, arrangiamenti di archi e fiati curati da James Elkington e atmosfere che oscillano tra contemplazione e rinnovamento.
Il disco, ispirato tanto alla scrittura cinematografica di Ennio Morricone quanto all’essenzialità dei Talk Talk, si muove con passo lento e luminoso, affrontando con delicatezza i temi della perdita, della rinascita e della bellezza nascosta nell’oscurità. Brani come Meeting on K Road rivelano la sua capacità di trasformare incontri personali e memorie intime in canzoni universali, capaci di commuovere e confortare.
Con Daylight, Daylight, Gunn offre non solo un nuovo capitolo musicale, ma un’esperienza di ascolto che invita a fermarsi, respirare e scoprire la luce anche nei momenti più ombrosi.

Mercoledì 10 dicembre 2025 ore 21.00
Artista: THEO ALEXANDER & QOW – So Afraid to Show I Care
Un concerto che è molto più di un live: una vera micro-epopea sonora, capace di intrecciare sperimentazione radicale e intensità emotiva. So Afraid to Show I Care, pubblicato nel 2025 dall’etichetta Danse Noire, nasce dall’incontro fra due artisti di respiro internazionale – Theo Alexander, compositore cinese-malese/britannico, e Qow (Omar El Sadek), produttore e artista egiziano – a cui si è unita la voce poetica di Otteswed (già Aly Talibab).
L’origine del progetto affonda in una residenza artistica all’interno di un’ex fabbrica di vetro, un luogo che ha letteralmente scolpito la materia sonora del disco: organi registrati tra gli echi industriali, nastri magnetici, contrabbassi ringhianti, rumori di macchinari e passaggi ferroviari intrecciati a linee vocali ed elettroniche. Il risultato è un palinsestosonoro straniante e ipnotico, in cui ciò che appare dissonante trova un’imprevista e affascinante coerenza.
Dal vivo, il lavoro prende forma come un’esperienza totalizzante, che fonde registrazioniambientali, performance, arte digitale e poesia in un flusso continuo. Alexander, Qow e Otteswed danno vita a un linguaggio comune che supera i confini disciplinari e culturali, restituendo al pubblico un mosaico di emozioni e visioni.
Con So Afraid to Show I Care, la rassegna Voices | HYBRITUDE Music conferma ancora una volta la sua vocazione: aprire spazi di ascolto radicale, in cui la musica non solo accompagna, ma interroga, trasforma e riscrive il rapporto tra arte e realtà.

Giovedì 22 Gennaio 2026
Artista: PAOLO ANGELI – Lema
Un viaggio musicale omerico che attraversa trent’anni di carriera: con LEMA, Paolo Angeli trasforma partenze, approdi, incontri e rinascite in una rotta sonora che ha come filo conduttore il mare, simbolo di transito e trasformazione.
Innovatore di radici, l’artista gallurese ridisegna la tradizione mediterranea contaminandola con jazz, flamenco contemporaneo, folk noise, musica araba e postrock. Il titolo LEMA, parola polisemica tra sardo e spagnolo, racchiude il senso di un’opera che parla di identità e metamorfosi, tra memorie storiche e personali.
Protagonista assoluta, la sua chitarra sarda preparata, orchestra in un unico strumento, permette ad Angeli di intrecciare poesia popolare, improvvisazione e linguaggi contemporanei in una musica senza confini.
Con LEMA, la rassegna Voices | HYBRITUDE Music presenta un artista che continua a reinventare il Mediterraneo come spazio di dialogo tra tradizione e futuro.

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